Questo Governo non ci rappresenta e il Parlamento che lo sostiene ancora meno.
Perché Berlusconi farà di tutto per superare la metà del 2011 senza doversi misurare col corpo elettorale in un voto politico nazionale, per sopravvivere ancora i sei mesi successivi con la scusa delle necessità del bilancio – della finanziaria da scrivere in tempo utile, vista la crisi – per far morire di “prescrizione” tutti i processi riaperti e per affrontare il 2012 di fatto rafforzato (magari anche dall’anemia delle opposizioni, che già si sono fatte intorbidare nell’insensata discussione su una riforma della giustizia che non vedrà mai la luce), e per sbarcare il lunario del 2013 fino all’elezione del nuovo Capo dello Stato da questo – questo qui! – Parlamento.
Ecco allora che ci ritroveremmo con il peggiore statista italiano degli ultimi centocinquanta anni – e il peggiore statista europeo dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi – che, dopo vent’anni di dominio sul potere esecutivo e su quello legislativo , più altri dieci, preliminari, di “prepotenza” catodica nella testa degli italiani, corona e conclude la carriera con i sette anni sul Colle più alto e nobile.
Facendone l’uso che certo immaginate, e lasciando alla fine men che macerie dell’intera Repubblica Italiana.